I veri viaggiatori, non sono persone ricche ma curiose. Non sono alla ricerca di comodità, ma di novità, sorprese. (P. Crepet)

sabato 4 luglio 2015

Il labirinto di Mentone

Venerdì 3






Dopo circa 350 chilometri siamo arrivate a Cervo e siamo state ricevute con tutti i crismi a casa di Riccardo un amico di Benedetta, che ha pensato bene di rifocillarci con una magnifica cena a base di pesce.
Cervo è un piccolo borgo che offre una magnifica vista sulla costa con una ricca vegetazione che esplode in tutta la sua forza da ogni angolo persino dai muri stessi delle case.


Ultimamente però è stato interdetto il transito dei camper nel centro storico quindi è stato necessario lasciare il camper in un area sosta vicino all’Aurelia e con pochi minuti di bicicletta abbiamo raggiunto le scale per salire al borgo.

Sabato 4 [parte prima]

La mattina seguente dopo aver recuperato il camper abbiamo fatto una piccola sosta per prendere un po’ della famosa focaccia Ligure, abbiamo aspettato una ventina di minuti, a quanto pare usa fare le cose sul momento ottimo per avere un prodotto fresco un po’ meno per l’attesa, ma ne è valsa la pena.


Ripresa la strada siamo presto giunte al confine


ovviamente la gendarmerie ci ha fermate per accertarsi che non avessimo dei clandestini, forse non si sono resi conto che forse noi eravamo peggio e ci hanno fatto proseguire sul suolo francese.

In ogni viaggio c’è sempre un piccolo contrattempo molto spesso coincide con il rifiutarsi di pagare 50 euro di autostrada e cercare una strada alternativa, rifiutando altrettanto categoricamente la strada panoramica sulla costa che il navigatore con spirito da guida turistica voleva farci fare ci siamo ritrovate a vagare per Mentone per circa un ora, poi prese dalla stanchezza ci siamo arrese a prendere l’autostrada, e solo dopo abbiamo realizzato che non era l’autostrada a pagamento che volevamo evitare.

Ho anche guidato per la prima volta il camper!!!




Tutto è bene quel che finisce bene e dopo altri circa 350 chilometri…


venerdì 3 luglio 2015

Partite!

> Ore 15:40 - 40 minuti di ritardo ma ce l'abbiamo fatta.

Prima tappa: Cervo. 335km orario previsto d'arrivo ore 19:40

giovedì 2 luglio 2015

I camperisti si salutano sempre

Sono una neofita dei viaggi in camper quindi per testare il mezzo e per imparare a fare quelle cose simpatiche tipo essere vittima di un nubifragio nell'area camper, improvvisarsi spurghi, rimanere senza acqua e chi più ne ha più ne metta qualche settimana fa visto che Benedetta era in ferie in quel di San Vincenzo (LI) ho deciso di raggiungerla per il weekend e fare un corso intensivo di sopravvivenza, ehm volevo dire da camperista.

Il corso intensivo prevedeva i seguenti temi:



  • Il Gavone dove trovarlo e cosa contiene;
  • La veranda il posto migliore per gustare la calma dopo una giornata intensa, il peggiore per passare la giornata se inizia a grandinare;
  • Gli armadietti come aprirli, come chiuderli e come scordarsi quanti sono e cosa contengono;
  • La scaletta per la mansarda si scende al contrario... ma anche no;
  • Le finestre, come lasciarle aperte durante una tempesta;
  • Non lasciare la finestra della mansarda aperta durante la tempesta di cui sopra;
  • Il Bidé, nuove frontiere del design;
  • Rigovernare tra una grandinata e l'altra, tempi e quantità di fango che puoi tirare su in ciabatte;
  • Se il tuo vicino di piazzola sta togliendo tutto dalla veranda non è pazzo, è esperto;
  • I fiumi d'acqua possono trasportare oggetti sacri come le scarpe;
  • Farsi un selfie mentre si va per strada è impossibile


    • Non usare l'asciuga capelli se non hai corrente esterna, salta la corrente, finisci la batteria principale e la valvola di sicurezza antigelo salta e tu rimani senza acqua corrente;
    • Lezione per gente forte di stomaco: scuotere il serbatoio per il carico e scarico solo con il tappo chiuso (su questo punto mi sono concentrata tantissimo) 

      Video dimostrativo di una scorretta procedura, su un mezzo diverso ma di grande impatto (mi scuso per la qualità)




      Ultima lezione ma non meno importante:

      I camperisti si salutano sempre.


      Credo di aver passato l'esame. Non ho rotto nulla anzi ho apprezzato tutto dei due giorni, persino la grandine e ora mi sento più preparata per l'avventura che stiamo per intraprendere


      Meno di 24 ore alla partenza, il camper è quasi pronto, domani poco prima delle 15 caricheremo le ultime cose, tra cui un po' di spesa e magari un po' di  Metilammina e partiremo.

      Ecco il nostro trailer:







    mercoledì 10 giugno 2015

    Born To Be Wild

    Una delle parti più belle di un viaggio è sicuramente la fase progettuale, soprattutto se come noi siete dell'idea di partire liberi e senza vincoli e finite per calcolare al km i costi degli spostamenti e avere un abbozzo del viaggio con tappe serrate. Se poi a partire siete in due e la pensate allo stesso modo la frittata è fatta.

    Inizialmente senza cartine o altri riferimenti generalmente buttiamo giù posti a caso, ma proprio casaccio, in passato poi con la pazienza di un santo spiegavamo una cartina gigante (se eravamo fortunate) o ridottissima (dove non si trova mai una via) e cercavamo di evidenziare i posti che avevamo scelto, una volta finito, alzavi la testa della cartina e ti trovavi davanti alla mappa degli omicidi del serial killer più prolifico della storia dell'umanità neanche fosse la peggior puntata di CSI o Criminal Minds.

    Ridimensioniamoci diventa la nuova parola d'ordine.

    L'avvento di Google Maps e della fantastica quanto fortemente migliorabile MyMap (a.d. 2015 non si apre dallo Smartphone e praticamente non mi serve a niente se non posso usarla mentre sono in auto senza contare che per capire distanze e tempi non è proprio immediato, ok farò un post a parte su questo) ... ehm dicevamo, ecco, l'avvento di questi strumenti ha facilitato non di poco la progettazione di un viaggio specialmente se on the road perché consentono di fare una scrematura veloce e mirata consentendo di scegliere ponderatamente un itinerario, inoltre visto che per noi il cartaceo ha sempre il suo fascino questi strumenti consentono di trovare più facilmente i posti e segnarli comodamente dopo aver fatto la scrematura direttamente sulla mega mappa.

    Le località "non possiamo mancare di visitare per niente al mondo", sono quelle che definiscono il nostro viaggio e il resto viene scelto di conseguenza.

    Rimane una lista foltissima, abbiamo tempi e ritmi preimpostati ma siamo pronte anche ai fuori pista e alle avventure che incontreremo lungo la via.

    E il selvaggio dove sta?


    Il selvaggio è nel nostro modo di vivere un'avventura,

     è dentro di noi.

    Perché selvaggi ci si nasce.






    22 giorni a partire da adesso e finalmente

     #BreakingWild