I veri viaggiatori, non sono persone ricche ma curiose. Non sono alla ricerca di comodità, ma di novità, sorprese. (P. Crepet)

mercoledì 10 giugno 2015

Born To Be Wild

Una delle parti più belle di un viaggio è sicuramente la fase progettuale, soprattutto se come noi siete dell'idea di partire liberi e senza vincoli e finite per calcolare al km i costi degli spostamenti e avere un abbozzo del viaggio con tappe serrate. Se poi a partire siete in due e la pensate allo stesso modo la frittata è fatta.

Inizialmente senza cartine o altri riferimenti generalmente buttiamo giù posti a caso, ma proprio casaccio, in passato poi con la pazienza di un santo spiegavamo una cartina gigante (se eravamo fortunate) o ridottissima (dove non si trova mai una via) e cercavamo di evidenziare i posti che avevamo scelto, una volta finito, alzavi la testa della cartina e ti trovavi davanti alla mappa degli omicidi del serial killer più prolifico della storia dell'umanità neanche fosse la peggior puntata di CSI o Criminal Minds.

Ridimensioniamoci diventa la nuova parola d'ordine.

L'avvento di Google Maps e della fantastica quanto fortemente migliorabile MyMap (a.d. 2015 non si apre dallo Smartphone e praticamente non mi serve a niente se non posso usarla mentre sono in auto senza contare che per capire distanze e tempi non è proprio immediato, ok farò un post a parte su questo) ... ehm dicevamo, ecco, l'avvento di questi strumenti ha facilitato non di poco la progettazione di un viaggio specialmente se on the road perché consentono di fare una scrematura veloce e mirata consentendo di scegliere ponderatamente un itinerario, inoltre visto che per noi il cartaceo ha sempre il suo fascino questi strumenti consentono di trovare più facilmente i posti e segnarli comodamente dopo aver fatto la scrematura direttamente sulla mega mappa.

Le località "non possiamo mancare di visitare per niente al mondo", sono quelle che definiscono il nostro viaggio e il resto viene scelto di conseguenza.

Rimane una lista foltissima, abbiamo tempi e ritmi preimpostati ma siamo pronte anche ai fuori pista e alle avventure che incontreremo lungo la via.

E il selvaggio dove sta?


Il selvaggio è nel nostro modo di vivere un'avventura,

 è dentro di noi.

Perché selvaggi ci si nasce.






22 giorni a partire da adesso e finalmente

 #BreakingWild

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